2.000 km da Casa Matteotti a Casa Pertini. Le sardine partono alla scoperta di un’Italia che va al voto per riportare politica dove oggi c’è solo propaganda.

Quando è stata l’ultima volta che hai toccato la politica? Il 14 novembre 2019 una massa di oltre 20.000 persone invadeva pacificamente Piazza Maggiore a Bologna, richiamata da uno strano invito non violento e creativo. Uno dei momenti più significativi di quella serata fu quando i ragazzi che avevano organizzato quella manifestazione sottoposero i partecipanti ad un esame di coscienza emblematico. “Alzi la mano chi non scendeva in piazza da anni!”, dissero. Tantissime mani si alzarono. Troppe per una città come Bologna abituata ad essere incubatrice di movimenti politici, teatro di campagne elettorali e terra di congressi di partito. Ma nessuno si stupì, poiché era solo la prova del nove di una condizione di distacco percepita da tempo e ormai da tutti: la politica e le persone si sono separate. Non si sa chi abbia lasciato (o tradito) chi, l’unica cosa che si sa è che le piazze delle sardine, dei Black Lives Matter, degli invisibili, dimostrano che c’è ancora della brace da cui accendere una nuova fiamma. Il tutto sta nel capire se si tratta di un “richiamino”, come si direbbe a Bologna, o un vero e proprio ritorno di fiamma.

È quello che cercheremo di indagare nei 2.000 km che ci apprestiamo ad affrontare. Lo scopriremo nei volti delle persone che incontreremo, nella vitalità delle oltre 15 realtà che ci accoglieranno, nelle storie che ascolteremo e nelle relazioni che sapremo instaurare. Da Casa Matteotti a Casa Pertini, dal Veneto alla Puglia, dagli invisibili italiani ai migranti che occupano le case cantoniere per avere un tetto sulla testa, dalle fragilità alle esperienze virtuose. Le sardine nascono in campagna elettorale e lì hanno dimostrato di poter fare la differenza, ma se il loro obiettivo dichiarato è la sconfitta del populismo non si può prescindere da una presenza quotidiana sui territori, dal contatto umano, dalla valorizzazione di quella cittadinanza attiva che ogni giorno ricuce gli strappi di una politica che punta sulla divisione e il conflitto. 

Fratta Polesine, Padova, Pesaro, Acquasanta, Arquata del Tronto, Marina Palmense, Lecce, Matera, Cassino, Grosseto, Pisa, Genova, Stella. 

Il viaggio partirà il 23 luglio da Casa Matteotti a Fratta Polesine (Rovigo), passerà al Pride Village di Padova dove si parlerà di diritti e sanità, attraverserà le Marche per parlare di antifascismo e terremoto, sfocerà a Lecce per un grande evento nazionale, risalirà per la Basilicata e la Campania, incontrerà le comunità di richiedenti asilo di Cassino e di Pisa che troppo spesso sono state ostaggio della propaganda elettorale e che oggi subiscono le ingiustizie dei decreti sicurezza, si concluderà in Liguria nella casa museo di Sandro Pertini a Stella e nella Genova di De Andrè. Proprio di De Andrè saranno le parole che accompagneranno i ragazzi e le ragazze che si uniranno al tour. La frase “continuerai a farti scegliere, o finalmente sceglierai?” sarà infatti stampata sulle magliette rosse che i partecipanti indosseranno.

2.000 km è simbolicamente il doppio dell’Italia, ma non sarà comunque abbastanza in un Paese che ha tanto bisogno di raccontarsi ma troppe poche orecchie che mi mettono in ascolto. Non è altro che un primo passo per avvicinarsi. Incontrarsi a metà strada è l’inizio di ogni relazione, mettersi in discussione è la condizione necessaria, sapersi ascoltare la parte più importante e anche quella più difficile. Ma per quanto non possiamo sapere se c’è vita oltre la morte, siamo convinti che vi sia politica oltre le urne.   

 

Il tour ha bisogno di te: sostieni le spese di organizzazione del tour acquistando in anticipo la tua maglia, vai su https://www.ideaginger.it/progetti/selfie-politica.html e prendi parte all’avventura.

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