Il mese di Giugno è considerato il mese del Pride con molti festeggiamenti e diverse manifestazioni in tutto il globo. Chiunque sostenga che una persona ha diritto a vivere una vita come tutti, a prescindere dalle preferenze sessuali, orientamento o identità di genere, scende in piazza. Moltissime sono anche le persone cis-etero che sfilano e manifestano: sono alleati, attivisti che chiedono anch’essi quei diritti che tutt’oggi sono negati in molti luoghi e addirittura considerati illegali in 72 Paesi nel mondo.

Nelle notti del 27 e del 28 Giugno 1969 un gruppo di persone ha deciso di ribellarsi a delle leggi inique e restrittive per affermare il diritto alla propria identità. Succedeva negli USA, lo stesso Paese che oggi, nel 2022, rivede i diritti delle donne e si propone di fare lo stesso col matrimonio egalitario, tornando indietro di parecchi decenni.

Dispiace vedere che esiste ancora un’omofobia dilagante, che porta addirittura ad uccidere persone felici. È successo a Oslo pochi giorni fa, quando una persona colma d’odio ha deciso di prendere un’arma e sparare a raffica davanti a un locale gay, uccidendo 2 persone e ferendone 18. A Oslo il Pride di questo sabato è stato annullato ma in tuttə i Pride del mondo, quest’anno, si manifesta a sostegno della Norvegia. Non è la prima volta che accade, nel mese di Giugno o durante un pride o manifestazione gay, che ci siano attentati: ricordiamo Orlando e Gerusalemme.

Resta per noi inconcepibile come la rivendicazione di diritti di uguaglianza ed equità possano spingere a tanto odio, fino ad uccidere delle persone proprio quando vivono un momento di festa e gioia. Non è solo una questione religiosa o d’ignoranza – come alcuni vogliono far credere – c’è una matrice politica e storica. Esiste una destra conservatrice che detesta il cambiamento, che odia e non vuole vedere il diverso, l’altro, unirsi e integrarsi nel mondo.