La scritta che vedete qui sopra è l’installazione che avevamo proposto prima alla città di Roma poi alla città di Milano, per testimoniare e dare voce a chi ogni giorno subisce ingiustizie per via del colore della propria pelle, del luogo in cui è nato o delle mancate possibilità che ha avuto nella vita.

Una scritta di 100 metri per consolidare il messaggio lanciato dalle piazze di tutto il mondo e ricordare, a caratteri cubitali, che questa settimana il Parlamento è chiamato a esprimere un giudizio politico su una delle tante leggi studiate perché gli ultimi rimangano ultimi: i decreti sicurezza.

In Italia l'asfaltonon manca

Insomma, abbiamo il materiale per fare la scritta, abbiamo il progetto grafico, abbiamo i volontari e l’entusiasmo, ma siamo stufi di andare in giro per l’Italia a elemosinare permessi e autorizzazioni per quello che riteniamo essere un messaggio sacrosanto e l’inizio di un serio dibattito sulle nuove cittadinanze.
Per questo abbiamo lanciato un appello: se conoscete qualche amministratore disposto ad ospitare quest’opera e condividere pubblicamente il rifiuto della politica sovranista fate un fischio.

Contatti da oltre30 località

Dopo l’annuncio di cui sopra ci hanno già contattato oltre 30 località: città grandi, città medie, città di provincia, città costiere e di montagna. Non potendo venire da tutti siamo qui a chiedervi di aiutarci a riempire l’Italia di scritte per dimostrare che il razzismo, le discriminazioni, gli abusi di potere e le leggi contro gli ultimi non portano né voti, né ordine, né giustizia.

Quella che a molti sembrerà solo una scritta sarà l’occasione per ripensare a un nuovo percorso di cittadinanza europea e un monito a chi non ha capito che un ennesimo rinvio della discussione sui decreti sicurezza sarebbe uno schiaffo morale a chi paga ogni giorno sulla propria pelle gli effetti di una legge disumana.

Lecce ha aderito per prima all’iniziativa: in sole 24 ore le Sardine Pugliesi hanno risposto all’appello “Cento Sfumature di Umanità” per prendere parte attiva al cambiamento, e nella notte di giovedì 25 giugno hanno realizzato la scritta ”Black-Human-Migrant Lives Matter”. Come successo in altre realtà, i volontari leccesi hanno contattato il Comune e poi scritto a iniziative@6000sardine.it, per ricevere il nostro aiuto a coordinare i lavori.

Ne sono usciti cento metri di colore, che rappresentano una battaglia dall’alto valore simbolico. È giunto il momento di dire no ai decreti sicurezza, è giunto il momento di dire basta alle prepotenze della destra populista. Sempre dalla Puglia è poi arrivata la seconda adesione all’iniziativa, con il lavoro fatto nella notte tra venerdì 26 e sabato 27 giugno dalle Sardine di Taranto.

Una scritta non cambierà il mondo. Lo sappiamo bene. Diventerà però un monito, una strada che ricorderà tutte e tutti gli invisibili, i più deboli, gli sfruttati. Un monito che non soltanto ci ricorderà le disuguaglianze sociali ed economiche, ma ce le imporrà continuamente come priorità. Come prima preoccupazione per i cittadini, per la comunità, per la classe politica.

Ognuno, secondo le sue possibilità, deve confrontarsi con questo imperativo etico: combattere le norme che negano i diritti, come quelle dei Decreti Sicurezza, e, allo stesso tempo, lottare per quelle che i diritti li estendono. In città come in campagna. Ovunque lo sfruttamento sia tuttora imposto come prassi sociale.